Memoria storica
I Salesiani iniziarono la loro opera ad Alessandria d’Egitto nel 1896. Nel 1898 il R. Console Generale d’Italia approva la Licenza Elementare e Tecnica. Nel 1926 si ha la regificazione della Scuola Italiana (Gazz. Uff. 27/02/26) e nel 1929 inizia la Scuola di Avviamento Professionale. Il riconoscimento della Scuola Elementare, Media e Tecnica Commerciale avviene nel 1947.
Nel 1966 si estingue la Scuola di avviamento Professionale, ma nel 1970 si ha il riconoscimento legale della scuola da parte del Governo Egiziano, e nel 1973 subentra l’attuale ordinamento scolastico IPIA con riconoscimento legale del Ministero Italiano (D.M. 21/05/1973).
Nel 1977 inizia la Scuola Elementare e Materna secondo i programmi dell R.A.E. Nel 1990 si aggiunge la scuola Media alla sezione egiziana.
Nel 2004 l’Istituto Professionale ottiene la parità scolastica (D.M. 267/2630 del 19.04.2004)
Per più di mezzo secolo si sono occupati prevalentemente dei ragazzi e dei giovani italiani. Oggi essi si dedicano prevalentemente della gioventù egiziana sia nella scuola professionale che nella scuola elementare e nella scuola media, sia nei corsi rapidi di addestramento professionale che nell’oratorio e nel circolo Don Bosco.
La chiesa «Don Bosco» costruita nel 1937, è la prima chiesa nel mondo dedicata a Don Bosco dopo la canonizzazione.
COMUNITA’ SALESIANA-Alessandria- Egitto
Descrizione della presenza salesiana
1. Tipo di opera e breve storia della presenza
Comunita’ San Marco Evangelista
Scuola materna,elementare e media- scuola professionale paritaria-CFP-Oratorio/centro giovanile
Circolo exallievi- Cappellanie.
1896 inizio dell’opera
1897 il Console gen. d’Italia approva la licenza elementare e tecnica italiana
1970 riconoscimento della scuola professionale italiana da parte del governo egiziano
1973 riconoscimento legale IPIA dal ministero italiano
1977 inizio scuola elementare egiziana
1990 inizio scuola media egiziana
2004 l’IPPIA (Istituto Professionale Paritario per l’Industria e l’Artigianato)ottiene dall’Italia
la “parita’ scolastica”.
Per piu’ di mezzo secolo ci siamo occupati prevalentemente di giovani italiani. Oggi ci si dedica
quasi totalmente alla gioventu’ egiziana in tutti i settori dell’opera.
2. Realtà del territorio
I giovani rappresentano il 40% della popolazione
Caratteristiche:
– crescita della mentalita’ consumistica,grandi differenze sociali
– molto sentita la crisi economica,data l’esplosione demografica
– voglia di emigrare per l’insufficenza dei salari e la mancanza di sicurezza per l’avvenire
– diffusione del fenomeno droga
La chiesa copto- ortodossa( 10 milioni di fedeli) valorizza i laici,cerca di difendersi dagl’ inte-
gralisti islamici e anche( dal suo punto di vista) dal proselitismo cattolico e protestante.Notevole
e’ l’ignoranza religiosa dovuta specialmente alla carenza dell’insegnamento catechetico nelle
scuole.
A livello della chiesa cattolica di Alessandria, ci sono 26 scuole cattoliche che assicurano la for-
mazione religiosa dei cristiani inculcando lo spirito ecumenico tra le varie confessioni.
A livello salesiano nostro assicuriamo itinerari sistematici e progressivi di educazione alla fede
per tutti(anche pe i non cristiani), nel mutuo rispetto e nella reciproca stima. La nostra presenza
soprattutto come scuola tecnica e’ molto apprezzata da parte di societa’ e industrie locali e stra-
niere, con continue richieste di exallievi da impiegare e da specializzare in esse.
Ultimi sviluppi : nuovo laboratorio di meccanica e CNC- laboratorio rinnovato di elettrotecnica
rinnovo e ampliamento del lab. saldatura – nuovo lab. di meccatronica- lab.
rinnovato per refrigerazione avanzata-rinnovo lab. PLC-lab. multimediale(IPI)
nuova sala informatica(scuola egiziana)-in atto rinnovo interno chiesa.
e compito dei Salesiani della Comunita’
10 salesiani presenti e 2 fuori comunita per cure mediche (Don Sante e sig. Marco a Torino)
direttore: Souccar Bashir, anche preside sc. egiz. –responsabile oratorio- ministero cappellanie
consiglio:
don Bednarz Jan, vicario- capo officina elettrotecnica,ministero pro polacchi, progettazione
don Zajtl Franc , economo- ministero cappellanie
sig. Tomasello Renzo, capo officina meccanica
don Kerio Dady, incaricato della pastorale dell’IPI, aiuto nella sc. egiziana e nell’oratorio
confratelli:
don Tardivo Agostino , consigliere scolastico e insegnante italiano IPI- ministero cappellanie
don George Wadia, incaricato della pastorale dell’Asilo e scoula dell′obbligo -ministero cappellanie
sig. Michel Boulos, animatore cortile in Scuola, Oratorio e Circolo – incaricato dispensa IPI
confratello Georges El mouallem, aiutante di don Bashir e assistente nella scuola Base
preside IPPIA: don Pepe Michele-ministero cappellanie
5. Numero dei Membri della Famiglia salesia
Solo FMA : 6
6. Comunità salesiana
Indicare fortezze e risorse, difficoltà e rischi nel cammino di applicazione del CG26.
* Ripartire da Don Bosco:
risorse: riscoperta del valore dei momenti fraterni in comunita’
valorizzazione della giornata della comunita’
l’impegno nostro nell’assistenza salesiana nello stile del sistema preventivo
difficolta’: la formazione permanente non e’ sentita da tutti come impegno personale
la conoscenza di Don Bosco non e’ sufficentemenre divulgata in lingua locale
* Urgenza di evangelizzare:
risorse: ci sentiamo in pieno contesto missionario
evangelizziamo attraverso la testimonianza,l’educazione nella scuola e oratorio
comunicando valori e semi evangelici nel dialogo della vita e nella quotidianita’
coinvolgiamo e formiamo i cristiani che sono come noi i primi interpellati a essere
luce sale e lievito nell’ambiente
difficolta’: il contesto sociale e’ minato di fanatismo,di indifferentismo e di ignoranza,
bisogna navigare sempre contro corrente
la chiesa locale,soprattutto ortodossa,col pretesto dell’autodifesa contro il fonda-
mentalismo dilagante( e anche contro il cattolicesimo e il protestantesimo- per
loro- invadenti)non vive e non aiuta i suoi fedeli a vivere la missionarieta’ evangel.
* Necessita’ di convocare:
risorse: la comunita’ vive l’accoglienza e accoglie giovani desiderosi di convivere insieme a
noi in ricerca vocazionale
la comunita’ prega e fa pregare giovani e famiglie per le vocazioni
difficolta’: non sempre le nostra testimonianza di vita personale, comunitaria o fraterna aiuta i
giovani ad amare la nostra vita
* Poverta’ evangelica:
risorse: il nostro stile di vita comunitario testimonia che siamo consacrati al Signore e al
servizio dei giovani; non abbiamo nel bilancio annuale spese che denotano esigenze
di vita borghese o agiata o vacanze di lusso
difficolta’: c’e’ forse da fare un serio esame di coscienza a livello personale su come spendiamo
il tempo e come rendicontiamo il denaro che ci arriva in mano
* Nuove Frontiere:
risorse: servizio a favore dei piu’ poveri(scuola- oratorio)
servizio a favore dei ragazzi a rischio[ragazzi della strada](CFP)
viviamo la missionarieta’ evangelica in contesto plurireligioso,testimoniamo e incre-
mentiamo i valori evangelici quali la pace,la concordia,la fraternita’ indiscriminata,
il perdono,l’accoglienza cordiale dell’altro diverso
difficolta’: in un contesto pluriconfessionale e plurireligioso,la nostra testimonianza e il nostro
servizio non sono sempre ben accolti date le vicende religioso politiche poco edifi-
canti accadute lungo la storia tra le diverse confessioni e religioni e che continuano
a influenzare il presente.Purtroppo alcuni di noi reagiscono, giudicano o si esprimo-
no come fossero anche loro succubi a tale influsso
7. Comunità educative pastorali: partecipazione delle varie componenti
Presentare le modalità di partecipazione e coinvolgimento dei vari soggetti
Comunita’ salesiana: partecipa al collegio docenti IPI(preside,come dirigente-confratelli,
come membri effettivi). Partecipa al raduno insegnanti scuola base(preside,come dirigente).
Al consiglio direttivo dell’oratorio e al consiglio CEP(direttore oratorio,come animatore e coor-
dinatore)
Coinvolgimento laici: in responsabilita’ direttive,come vice preside IPI e vice preside sc.base-
direttore amministrativo dell’opera-direttore arabo(rappresentativo)-capo consiglio direttivo orat.
e segretario generale Circolo Don Bosco
Formazione docenti: per iniziativa preside IPI e preside sc. base attraverso incontri sistematici e
il dialogo personale.Anche corsi tecnico didattici fatti da enti specializzati.
Formazione dei leaders,collaboratori e animatori dell’oratorio: da parte del direttore oratorio
Protagonismo dei giovani: “Unione studenti IPI”(servizio d’ordine e assistenza). “Unione stu-
denti sc.base (concorsi culturali,attivita’ sociali teatrali artistiche e sportive).Collaboratori e ani-
matori oratorio per l’animazione del MGS e l’organizzazione generale.
Collaborazione con famiglie: assemblee e consigli parenti con varie proposte di carattere formati-
vo e con dibattiti su problemi educativi(IPI- Scuola base). Partecipazione a momenti celebrativi ,
ricorrenze e tempi di svago come membri del c.CEP (Oratorio).
Consigli della Comunita’ Educativa Pastorale:
– consiglio CEP della scuola base e consiglio CEP dell’oratorio
– consigli di classe IPI
– consiglio direttivo del Circolo Don Bosco
Consiglio dell’Opera: direttore- vicario- economo e altri menbri del consiglio della casa-
preside IPI e vice preside- preside scuola base(che e’ il direttore) e
vice preside- direttore amministrativo-direttore aggiunto arabo-
capo consiglio direttivo oratorio- segretario generale Circolo D.Bosco
vice direttore consiglio parenti.
8. Comunità educative pastorali: PEPS e itinerari educativi pastorali
Descrivere l’azione educativa pastorale
Il PEPS di Alessandria esiste dal 1984, e’ stato rinnovato nel 1995 e infine nel 2008
Il PEPS e’ alla base della nostra programmazione annuale e mensile e orienta e rettifica le nostre
Scelte. La verifica del PEPS e’ al momento della programmazione annuale.La programmazione
annuale e’ progettata dalla comunita’nel mese di settembre dopo la preghiera serale.
Aspetti caratteristici degli itinerari: coprono tutte le fasce dei giovani e sono diversificati, pun-
tano sulla maturita’ umana, su una vita di fede,sulla maturita’ cristiana.Si cerca soprattutto di
creare mentalita’ nuove perche’ vi fosse tra tutti senso di accoglienza verso l’altro diverso,sti-
ma e rispetto vicendevole.
Gruppi: gruppo di assistenza(IPI)- anche gruppi di eccellenza (come sprone per i migliori)
gruppi di attivita’ (scuola base)- gruppo”lievito”(insegnanti cristiane)
gruppi MGS (oratorio) e pruppo Domenico Savio per ricerca vocazionale
9. Presenza salesiana
Situazione della presenza salesiana nel suo insieme
Punti di fortezza:
– regolarita’ e fervore nella partecipazione agl’impegni comunitari di preghiera e di comunione
Fraterna
– grande miglioramento di qualita’ nell’offerta formativa scolastica
– impegno continuo per migliorare la testimonianza comunitaria di poverta’ evangelica e di cari-
ta’ all’interno dell’opera e verso tutti
– coinvolgimento di piu’ associazioni sia all’estero che all’interno del paese, come pure di enti
salesiani per avere sussidi in vista di presentare una casa e un’opera che rispetti la dignita’
umana e le esigenze educative e didattiche dei giovani
Difficolta’ e sfide:
– il personale lavorativo richiede tempi lunghi di formazione,con una organizzazione complessa
e assistenza oculata perche’ i dipendenti tendono a comportarsi come funzionari e difficilmente
arrivano al livello di sentirsi coinvolti nella missione e corresponsabilizzati eccetto pochi
– anche senza forse volerlo ci comportiamo talvolta da superiori o padroni sia a riguardo dei
dipendenti sia di fronte ai giovani e alla popolazione indigena; ci manca talora lo spirito delle
beatitudini, che e’ pure il cuore del nostro sistema preventivo.
10. Famiglia salesiana
Descrizione dell’animazione dei gruppi e dell’insieme
Purtroppo,dato il numero troppo esiguo dei cattolici,non si e’ ancora costituito il gruppo “Coo-
peratori”(c’era un gruppo di cooperatrici italiane che si e’ estinto 10 anni fa).L’associazione
“Exallievi” esisteva negli anni ottanta.E’ stata sospesa a causa di concorrenze poco fraterne
sul leadership dell’associazione .
Collaboriamo con le FMA come cappellani. 3-4 volte all’anno celebriamo e festeggiamo come
Famiglia Salesiana,in assemblee che s’incontrano nell’una o nell’altra casa alternativamente.
[Dietro suggerimento di Don Vigano’ esiste il gruppo “Amici di Don Bosco” costituito dai
collaboratori non cattolici e non cristiani piu’ legati a Don Bosco e ai Salesiani].